Il nudo nell' arte
Nobuyoshi Araki » Richard Avedon » Bill Brandt » Brassaï » Nan Goldin » Rudolf Koppitz » Mona Kuhn » Robert Mapplethorpe » Helmut Newton » Irving Penn » Bettina Rheims » Willy Ronis » Joel Peter Witkin » & others
Exhibition: 22 Jan – 9 May 2004
Il nudo nell' arte Fin dall’antichità gli artisti hanno creato simboli, narrato vicende, manifestato idee e sentimenti utilizzando la rappresentazione del nudo, così che il nudo ha assunto un ruolo emblematico nell’arte occidentale anche se il passare del tempo ne ha modificato espressioni e significati. Una grande mostra organizzata dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Artificio Skira racconterà, dal 22 gennaio al 9 maggio 2004, come questo tema è stato affrontato negli ultimi due secoli, illustrando gli innumerevoli modi in cui il nudo è stato raffigurato e, insieme, i tanti diversi messaggi che attraverso di esso sono stati formulati. Nel percorso della mostra verranno sottolineati due eventi che sono stati determinanti per la nascita di nuove concezioni della figura umana nell’arte e di nuovi sentimenti del corpo nella società: il diffondersi di valori “laici” fra la seconda metà del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, grazie all’esteso rilancio della cultura greca operato dal Neoclassicismo, e l’avvento della fotografia alla metà dello Ottocento. Da un lato la ricerca dell’ideale sostenuta dal Neoclassicismo, dall’altro la riproduzione fedele della realtà consentita dalla fotografia, hanno infatti fortemente condizionato la creazione di nuove immagini del corpo. Gli argomenti che il visitatore potrà approfondire, attraverso le circa duecento opere e gli altrettanti scatti raccolti in quest’occasione, saranno moltissimi: in rapporto ai concetti di “ideale” si potrà vedere, ad esempio, come si è trasformata la concezione della bellezza o come sono stati ripresi e rielaborati fino ad oggi i soggetti e i modelli dell’arte del passato; in riferimento ai concetti di “realtà”, invece, come sono stati accolti o trasgrediti nel tempo i limiti imposti dalla morale e dal gusto o come l’evolversi dell’arte si sia accompagnato a quello delle ricerche scientifiche e della psicologia.