Mirage accomuna il lavoro di due giovani artiste che utilizzano il mezzo fotografico con intenzioni e modalità tra loro differenti, a dimostrazione di come la fotografia sia oggi un linguaggio estremamente duttile e disponibile alle diverse possibilità espressive.  Donatella Di Cicco,nata a Napoli nel 1971, dove vive, realizza dei veri e propri set in cui le persone compiono azioni del tutto normali in ambienti e situazioni decisamente anormali. Già piuttosto nota è la serie dei cosiddetti luoghi abbandonati - centri commerciali distrutti, supermercati di periferia abbandonati, depositi di auto rottamate – in cui uno o più personaggi compiono un gesto o svolgono un’attività come se tutto fosse perfettamente nuovo e funzionante. La Di Cicco in questa mostra presentaDolls, una nuova serie di ritratti di giovani ragazze atteggiate e vestite come aspiranti modelle. Sono immagini di teen ager, quelle che attendono pazientemente in fila per sostenere i vari provini televisivi. Inquadrate nella luce algida di paesaggi marini o campestri che rendono il tutto ancora più straniante, le Dolls rappresentano il sogno di fama e ricchezza di una generazione ispirata e cresciuta con i mass media.  Annalisa Sonzogniè nata a Sarnico (BG) nel 1974 e vive a Milano. La sua è una fotografia intima, che cerca di cogliere atmosfere, scorci e situazioni che l’occhio normalmente non registra. Una delle ultime serie di immagini, dal titolo Private, puntava l’obiettivo sull’interno di appartamenti, rubando momenti d’intimità dei luoghi e delle persone. Ma non ne veniva fuori un atteggiamento da voyeur, piuttosto quello della delicatezza di un sentimento di appartenenza. La Sonzogni in mostra presenta una nuova serie di lavori dal titoloInteriors. Si tratta di paesaggi notturni di Milano, immagini tenute in delicato equilibrio tra la morbidezza di una luce irreale e le rigide geometrie delle architetture sulle quali è formalmente costruita la fotografia. ____english____ Mirage presents the work of two young artists who use photography in different ways, with different aims, demonstrating the flexibility of the medium in approaching a wide range of expressive possibilities. Donatella Di Cicco was born in 1971 in Naples, where she lives and works. She creates veritable sets in which people perform utterly normal actions in decidedly abnormal situations and environments. The series of so-called abandoned places is already quite well-known - destroyed shopping centers, abandoned suburban supermarkets, junkyards - in which one or more persons make a gesture or carry out an activity as if everything were perfect, new, functioning. In this show Di Cicco presents Dolls, a new series of portraits of young girls posing and dressed as aspiring models. These are images of teenagers resembling those who wait patiently in line at auditions for television programs. Framed in the cold light of marine or rural landscapes that make everything even more alienating, the Dolls represent the dream of fame and wealth of a generation inspired by, and raised on, mass media. Annalisa Sonzogni was born in Sarnico (BG) in 1974 and lives in Milan. Her photography is intimate, attempting to catch atmospheres, glimpses and situations the eye usually overlooks. One of the latest series of images, entitled Private, investigates the interiors of apartments, stealing private moments of places and people. But the viewer doesn’t feel like a voyeur, thanks to the presence of a delicate, discreet feeling of belonging. In this show Sonzogni presents a new series of works, entitled Interiors. These are nocturnal landscapes in Milan, images held in a delicate balance between the softness of an unreal light and the rigid geometry of architecture, around which the photographs are formally constructed.