Claudio Asquini »
Tainted Love
Exhibition: 3 Oct 2006 – 31 Jan 2007
NextDoor...Artgalleria
Via di Montoro 3
00186 Roma
+39 06 -45425048
info@gallerianextdoor.com
www.gallerianextdoor.com
Tue-Sat 16-19:30
Next Door...artGalleria of Rome is pleased to present Claudio Asquini personal solo–show of photography. The exhibition is curated by Augusto Pieroni. Asquini's most recent works are shown with all the optical attractiveness of photography in large colour-photochemical format: images are solemn, meticulous and elegant. It is a work inspired to ambiguity of human feelings, thus presenting images with high definition, clear, suspended, which in turn could be off placing for the observer. Conversely, the atmosphere is dense and the emotional lack of definition is found in the actions, represented through a diversified world of people that fill the foreground of a skilful thought composition. The emotional overcharge creates a violent contrast with the coldness of photography. Even capacity of identifying places, people, and objects is vague and hopeless. Asquini's show presented at NextDoor...artGalleria is a selection of images, five to be precise, taken from a larger body of work, which creates a subgroup of a multi forms united under the theme of a Tainted Love. _______ italiano _______ Le opere recenti di Claudio Asquini si presentano con tutte le attrattive ottiche e compositive della fotografia a colori da lastre di grande formato: solenni, meticolose, iperdefinite, eleganti. Le immagini, ottenute al banco ottico, sono però concepite in modo da indurre un sottile smarrimento: gli eventi infatti non sono categorizzabili, i ruoli dei personaggi restano ambigui, le atmosfere vagamente tese. Una simile fotografia dimostra di non voler cogliere in flagrante i fatti, ma di lavorare sul non detto e sul non visto: sul sovraccarico emotivo dello spettatore che rimane sedotto dalla ricchezza di dettaglio e dalla sapienza dell'arte, ma affascinato ancor più dai silenzi, dalle mancanze, dai misteri dell'immagine. In particolare sembra sovvertita la relazione dello scatto sia col tempo dell'azione che col tempo della memoria. La finzione però trapela sotto una forma chiaramente realistica – complici anche personaggi e luoghi – che riporta la lettura sui binari del vero. I cinque grandi lavori in mostra sono una selezione coerente da un corpus più ampio segnato da un sottile filo rosso: un'accezione di passione non idealizzata, estrema ed ambigua. Un sentimento fotografico che curva la logica rettilinea dei fatti e li piega nella direzione dell'immaginario.